Epifania del Signore (C)

Omelie - Il Vangelo della domenica
a cura di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio"
Comunità di preti della diocesi di Modena-Nonantola
Vita Pastorale (n. 1/2019)



ANNO C – 6 gennaio 2019
Epifania del Signore

Isaia 60,1-6 • Salmo 71 • Efesini 3,2-3a.5-6 • Matteo 2,1-12
(Visualizza i brani delle Letture)

CHI SBAGLIA TROVA!

Guardati con sospetto, derisi, considerati ciarlatani e di dubbia fede, i Magi per Israele sono personaggi ambigui. Soggetti pericolo si o comunque inaffidabili, come sono i "maghi" anche per noi oggi. E, a ben guardare, i Magi non risultano così abili: nel loro viaggio sbagliano quasi tutto! Arrivano a Gerusalemme e non è il giusto punto di arrivo. Certo, cercando il Re dei Giudei si recano nella capitale. Ma è la città sbagliata! E inoltre la mettono tutta in subbuglio. Parlano apertamente del Bambino al suo nemico, al carnefice, mettendone a rischio la vita, come accadrà secondo il racconto evangelico. Perdono di vista la stella, che finalmente riappare più tardi. E, infine, venivano per cercare un Re... ma quale re trovano? Un bambino che giace nella mangiatoia: che strana location, e per quale strano re.
I Magi sono degli "erranti": non nel senso che vagano senza meta, ma nel senso che sbagliano la strada, non centrano il bersaglio! Come tutti coloro che hanno il coraggio di cercare, anche i Magi sbagliano. Sono l'inverso di quelli che "sanno tutto" e "insegnano agli altri", mentre dal loro divano non si sporcano mai le mani, non rischiano mai nulla, non si mettono in cammino.
Forse sono anche "pasticcioni", ma certo i Magi sono anche coraggiosi. Hanno l'ardire di credere a una stella, di cui hanno visto il sorgere, partono da piccoli e insignificanti indizi per l'avventura. Tutto il contrario di noi che, per metterci in movimento, abbiamo bisogno di "segni" forti. I Magi sono il contrario di quei sacerdoti e scribi che sanno benissimo la risposta, ma rimangono fermi nel proprio palazzo! I Magi non sanno la risposta e proprio per questo cercano. E cercando commettono errori! Hanno il coraggio di chiedere, ad alta voce, quello che nessuno può dichiarare, quello che i grandi non vogliono riconoscere.
Hanno la volontà di arrivare e continuano il cammino: quando ritrovano il segno che li ha guidati provano un'immensa gioia. La gioia non viene dall'essere arrivati, ma dall'aver conferma che il cammino intrapreso è quello giusto (nonostante gli inevitabili errori!). Se, da un lato, l'intuizione è giusta, dall'altro hanno anche la capacità di accogliere la trasformazione del proprio desiderio: ciò che trovano forse non coincide con ciò che cercavano, eppure ecco che si piegano, offrono tutto quello che hanno.

L'incontro con Gesù è per tutti! Per i lontani, per gli improbabili, per i pasticcioni, per chi sbaglia strada... È per tutti, ma per arrivarci occorrono le caratteristiche dei Magi. Il Vangelo è per chi, vedendo "spuntare" un segno, si mette in cammino, al contrario di chi, sapendo tutto, se ne sta arroccato sulle sue sicurezze. Il Vangelo è per chi, pur sbagliando le mosse, non si perde d'animo e continua a cercare. Il Vangelo è per chi rinuncia alla sua testardaggine e si accorge che il dono è diverso da quanto si ipotizzava all'inizio. Il cammino non conduce mai "dove voglio io", ma sempre a un esito imprevisto, magari diverso, ma non meno grande. Il Vangelo è per chi, alla fine, torna per un'altra via, per una strada nuova. Avvenuto l'incontro niente è più come prima. C'è una nuova via, perché si ritorna cambiati. Bisogna errare, per poter trovare. Chi non erra, non trova.


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