Via di santità


Dobbiamo divenir santi, perché Gesù è santo. E noi diverremo santi, vivendo la Parola. Anzi, lo sappiamo, chi vive la Parola, almeno nel momento in cui la vive, è già santo. «Chi ascolta la Parola - ha detto Gesù - (e cioè l'accoglie nel proprio cuore e la pratica) è già mondato» (cf. Gv 15,3).


Per camminare abbiamo la Parola di vita, che è «lampada per i miei passi» - dice un salmo - e «luce sul mio cammino» (Sal 118 [119], 105).
È la Parola che ci potrà portare a concludere felicemente un buon cammino: che ci farà raggiungere la santità.


Camminiamo come coloro che non sanno dove andare, ed abbiamo fra le mani - basta volerlo - il codice della vita, di ogni vita, che è il Vangelo.


Viviamo la Parola di Dio con tale radicalità che essa spezzi il nostro io, annienti il nostro egoismo, ci inchiodi con Cristo in croce, in maniera tale che non più noi viviamo in noi, ma la Parola, che è Lui, viva in noi.


Dio vuole i frutti, gli effetti: per questo il chicco di grano muore, per portar frutto. Per questo la Parola deve farci morire al nostro io, al nostro modo di pensare, di amare, di volere, per assumere quello di Cristo.


La Parola di Dio è vita; ma si ottiene passando per la morte; è guadagno, ma si ha perdendo; è crescita, ma si raggiunge diminuendo (cf. Mt 10, 38-39).
Affrontiamo il rischio della sua Parola.


«Egli infatti di sua volontà ci ha generati mediante la parola di verità, affinché noi fossimo come una primizia delle sue creature» (Gc 1, 18).
La Parola di vita monda e chi la vive, chi è la Parola, è già mondato, purificato. È infatti trasferito in Altro, è in Dio, Parola. È (la vita della Parola in noi, noi: Parola viva) rigenerato, cioè figlio di Dio.


Signore, ci accorgiamo che molti difetti sono in noi. Ma abbiamo la gioia di sapere con sicurezza che l' "essere la tua Parola viva" ci toglie ogni scoria, ci fa uscire attimo per attimo nuovi, come una noce dal guscio.
"Essere la tua Parola" significa essere un altro, far la parte dell'Altro che vive in noi: trovare la nostra libertà nella liberazione da noi, dai nostri difetti, dal nostro non essere.


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