Avevo fame di verità, di qui lo studio della filosofia. Anzi di più: come molti altri giovani cercavo la verità e credevo di trovarla nello studio. Ma ecco una delle grandi idee dell'inizio della nostra «divina avventura», subito comunicata alle mie compagne: «A che cercare la verità quand'essa vive incarnata in Gesù, uomo-Dio? Se la verità ci attrae, lasciamo tutto, cerchiamo Lui e seguiamo Lui».
E così abbiamo fatto.
Abbiamo preso il Vangelo e l'abbiamo letto parola per parola. E l'abbiamo trovato tutto nuovo. Esso sprigionava Sapienza da ogni passo. Ogni Parola di Gesù era un fascio di luce incandescente: tutto divino!
Mi è parsa quella la risposta alla mia ricerca antecedente.
Le Parole di Gesù nel Vangelo sono uniche, affascinanti, scultoree, si possono tradurre in vita, sono luce per ogni uomo che viene in questo mondo e quindi universali.
Vivendole, tutto cambia: il rapporto con Dio, con i prossimi, con i nemici.
Quelle Parole danno il giusto posto a tutti i valori e fanno spostare ogni cosa, anche il padre, la madre, i fratelli, il proprio lavoro... per metter Dio al primo posto nel cuore dell'uomo.
E perciò hanno promesse straordinarie: cento volte tanto in questa vita e la vita eterna.
Il Movimento dei Focolari nacque fra poche persone. E a quel gruppo, i primissimi tempi, si diede un nome: scuola, anzi «scuola fuoco». Ma era una scuola molto originale. Non erano i libri, le aule, gli studi che la facevano scuola. No, quel gruppo era una scuola perché vi era un Maestro. Era Colui che viveva fra gli alunni uniti nel suo nome: era Gesù.
Poiché Gesù era il Maestro, le sue lezioni erano speciali e non avevano nulla a che fare neppure con quelle dei più grandi maestri della terra. Colui che viveva in mezzo a noi era Dio e quindi lui avrebbe saputo rispondere a tutte le domande che gli uomini di tutti i tempi avrebbero poste.
Per porsi a Maestro nostro e insegnarci la Verità, Dio ci chiese il sacrificio di tutta la verità che gli uomini potevano darci. Ci diede la forza di mettere tutti i libri degli altri maestri in soffitta.
Tutti siamo chiamati a "spostare" i libri, a farlo almeno spiritualmente, per capire in modo vero, vitale e divino il libro di Dio: il Vangelo, la Bibbia, che è il codice della nostra nuova esistenza. Ma non basta fare questo passo una sola volta. Occorre ripeterlo sempre nel nostro cuore, anche se dobbiamo prendere in mano proprio i libri.
Questo atto, di "spostare" i libri per conoscere la verità, è fondamentale. Infatti, soprattutto oggi, il mondo ha bisogno non tanto di persone colte, ma di sapienti, di gente piena di Spirito Santo, di uomini veramente evangelici, dei quali Gesù possa ripetere: «Ti ringrazio, Padre, che hai nascosto queste cose ai saggi e ai prudenti e le hai rivelate ai piccoli» (Mt 11, 25).
Chi ci ha illuminato sulle frasi del Vangelo tanto da farcelo vedere tutto nuovo, rivoluzionario, carico di vita? Gesù in mezzo a noi.
Noi non abbiamo altro libro all'infuori del Vangelo, non abbiamo altra scienza, altra arte.
Lì è la Vita!
Chi la trova, non muore.
Quant'è semplice e antico e sempre nuovo il Vangelo.
E così abbiamo fatto.
Abbiamo preso il Vangelo e l'abbiamo letto parola per parola. E l'abbiamo trovato tutto nuovo. Esso sprigionava Sapienza da ogni passo. Ogni Parola di Gesù era un fascio di luce incandescente: tutto divino!
Mi è parsa quella la risposta alla mia ricerca antecedente.
Le Parole di Gesù nel Vangelo sono uniche, affascinanti, scultoree, si possono tradurre in vita, sono luce per ogni uomo che viene in questo mondo e quindi universali.
Vivendole, tutto cambia: il rapporto con Dio, con i prossimi, con i nemici.
Quelle Parole danno il giusto posto a tutti i valori e fanno spostare ogni cosa, anche il padre, la madre, i fratelli, il proprio lavoro... per metter Dio al primo posto nel cuore dell'uomo.
E perciò hanno promesse straordinarie: cento volte tanto in questa vita e la vita eterna.
Il Movimento dei Focolari nacque fra poche persone. E a quel gruppo, i primissimi tempi, si diede un nome: scuola, anzi «scuola fuoco». Ma era una scuola molto originale. Non erano i libri, le aule, gli studi che la facevano scuola. No, quel gruppo era una scuola perché vi era un Maestro. Era Colui che viveva fra gli alunni uniti nel suo nome: era Gesù.
Poiché Gesù era il Maestro, le sue lezioni erano speciali e non avevano nulla a che fare neppure con quelle dei più grandi maestri della terra. Colui che viveva in mezzo a noi era Dio e quindi lui avrebbe saputo rispondere a tutte le domande che gli uomini di tutti i tempi avrebbero poste.
Per porsi a Maestro nostro e insegnarci la Verità, Dio ci chiese il sacrificio di tutta la verità che gli uomini potevano darci. Ci diede la forza di mettere tutti i libri degli altri maestri in soffitta.
Tutti siamo chiamati a "spostare" i libri, a farlo almeno spiritualmente, per capire in modo vero, vitale e divino il libro di Dio: il Vangelo, la Bibbia, che è il codice della nostra nuova esistenza. Ma non basta fare questo passo una sola volta. Occorre ripeterlo sempre nel nostro cuore, anche se dobbiamo prendere in mano proprio i libri.
Questo atto, di "spostare" i libri per conoscere la verità, è fondamentale. Infatti, soprattutto oggi, il mondo ha bisogno non tanto di persone colte, ma di sapienti, di gente piena di Spirito Santo, di uomini veramente evangelici, dei quali Gesù possa ripetere: «Ti ringrazio, Padre, che hai nascosto queste cose ai saggi e ai prudenti e le hai rivelate ai piccoli» (Mt 11, 25).
Chi ci ha illuminato sulle frasi del Vangelo tanto da farcelo vedere tutto nuovo, rivoluzionario, carico di vita? Gesù in mezzo a noi.
Noi non abbiamo altro libro all'infuori del Vangelo, non abbiamo altra scienza, altra arte.
Lì è la Vita!
Chi la trova, non muore.
Quant'è semplice e antico e sempre nuovo il Vangelo.
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