Giubileo della Misericordia
Misericordiosi come il Padre
La Misericordia di Dio nell'Anno Liturgico
Tempo di Avvento
di fr. Tarcisio Luigi Colombotti ofm
Alla scoperta della Misericordia di Dio nel cammino dell'Anno Liturgico,
meditando i testi della Messa Romana e della Liturgia delle Ore.
Introduzione
8 dicembre
1a settimana di Avvento
2a settimana di Avvento
3a settimana di Avvento
4a settimana di Avvento
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Introduzione
Quando il Santo Padre ha promulgato l'Anno Santo della misericordia ho subito pensato ad una ricerca sulla presenza della misericordia di Dio nell'Anno Liturgico e precisamente nelle fonti che guidano le celebrazioni liturgiche specialmente della Liturgia delle Ore.
Molti fedeli non hanno dimestichezza con la Liturgia delle Ore e diverse Comunità non celebrano l'Ufficio delle letture. Questi soggetti perdono ricchezze straordinarie che alimentano la fede. Pertanto ho pensato di rivolgere la ricerca sulle letture patristiche come ci sono offerti dall'Ufficio delle letture, la Parola di Dio del Lezionario feriale ed i testi eucologici.
Tenendo presente i testi che parlano della misericordia, li ho raccolti ed ordinati in modo da offrire una visione globale della settimana per condurre il lettore al canto gioioso e grato al Signore, facendo propria la preghiera del salmista: misericordias Domini in aeternum cantabo, Canterò in eterno l'amore del Signore.
A partire dalla solennità dell'Immacolata, giorno di inizio dell'Anno Santo, fino all'ultima settimana dell'Anno Liturgico, al termine di ogni settimana si può fare una sosta e - nel silenzio - meditare il testo proposto per giungere alla lode per le tante meraviglie di grazia che si compiono nella storia e rivelano l'immenso amore di Dio per l'uomo. Dall'incontro con Dio ricco di misericordia e che fa misericordia, lasciando la meditazione, divenuti noi stessi misericordia, ci sarà facile farei carico dei poveri, nostri prediletti come lo sono del Padre celeste.
Seguendo l'Anno Liturgico ho diviso la ricerca in tre parti:
AVVENTO E NATALE.
L'Avvento è il tempo nel quale la misericordia di Dio, tramite i Profeti, Giovanni Battista e Maria santissima, la Madre, preparano la Chiesa all'incontro con il Verbo Incarnato.
Il Tempo di Natale si sviluppa attorno alla contemplazione del Figlio di Dio-Uomo, dono della misericordia del Padre per salvare l'uomo e misericordia incarnata e umanamente visibile nella storia.
TEMPO DI QUARESIMA E DI PASQUA
La Quaresima si sviluppa come un cammino nel quale la misericordia di Dio sollecita l'uomo alla conversione ed è sempre pronta al perdono per un profondo rinnovamento spirituale.
Il Tempo pasquale approfondisce i ricchi doni che la misericordia di Dio compie nel mistero pasquale e che sono offerti all'uomo, oggi, nei sacramenti pasquali.
In questo tempo l'approccio dei testi segue un metodo diverso per il fatto che i testi non parlano di misericordia bensì manifestano la misericordia in atto nel magistero di Gesù, nell'azione missionaria della Chiesa e nella celebrazione dei sacramenti per cui la riflessione parte sempre dal vangelo, passa agli Atti degli Apostoli ed arriva ai Santi Padri.
TEMPO PER ANNO
Il Tempo per anno è una ripresa di quanto la misericordia di Dio ha compiuto nella storia per la salvezza dell'uomo, lo trasformi gradualmente e lo conduca a divenire sempre più egli stesso misericordia e custode tenerissimo dei poveri.
NB. I testi trascritti sono quelli dei Libri liturgici approvati della CEI presi dal sito internet: Chiesa Cattolica Italiana, Sito ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana (Liturgia del giorno); o dalla Bibbia CEI 2008.
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8 Dicembre
L'IMMACOLATA, SEGNO DI MISERICORDIA ACCOLTA E DONATA
In questo giorno dell'Immacolata Concezione di Maria dell'anno 2015 e nel ricordo dei cinquant'anni della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, papa Francesco ha dato inizio all'Anno santo della Misericordia. Per questo motivo apro la ricerca meditando i testi della liturgia di questa solennità.
I testi della Liturgia delle Ore ci accostano a Maria santissima intenta a contemplare il suo stato di Immacolata, cioè concepita senza peccato e perciò la Tuttasanta. Ella attribuisce questa immensa grazia alla divina misericordia ed invita l'universo intero a lodare la fonte di ogni bene, cantando:
"Celebrate con me il Signore: grande è stata per me la sua MISERICORDIA. Ecco, tutte le generazioni mi chiameranno beata".
Sant'Anselmo stupito di tante meraviglie compiutesi in Maria, innalza questa mistica lode alla Madre di Dio: "O donna piena e sovrabbondante di grazia, ogni creatura rinverdisce, inondata dal traboccare della tua pienezza. O vergine benedetta e più che benedetta, per la cui benedizione ogni creatura è benedetta dal suo Creatore, e il Creatore è benedetto da ogni creatura".
Le origini di questo mistero, dono grandioso della misericordia di Dio all'uomo, si radicano nell'evento drammatico del peccato originale. La risposta di Dio a questo miserabile gesto dell'uomo è la promessa della salvezza: "Disse il Signore al serpente: Porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua: essa ti schiaccerà la testa, alleluia (8 dic/ant. al Ben.).
L'Immacolata Concezione di Maria compie la promessa ed il dominio dell'antico serpente è sconfitto: "Oggi Maria, concepita immacolata, ha schiacciato la testa dell'antico serpente" (3 ant./Vers.). Maria è stupita di tanta grazia e predilezione e sosta estatica a contemplare ciò che è avvenuto in Lei: "Il Signore mi ha rivestita di salvezza, mi ha avvolta con un manto di giustizia" (1Vesp./2 ant.). Il Resp. breve alle Lodi, completa la visione: "Ha reso immacolata la mia vita, mi ha vestita della sua potenza". Un mistero che è frutto della redenzione, cioè dell'impeto d'amore del Padre che comunque vuole l'uomo salvo e perciò stabilisce la via per riaverlo nella sua comunione; questa via è la Madre del Redentore. Maria si vede all'interno di questo meraviglioso progetto della Divina Misericordia: "Nella santità Dio mi ha creata: mi ha presa per mano e mi ha redenta" (9 ant.), ed esplode in canti di esultanza: "Esultano il mio cuore e la mia carne, esultano nel Dio vivente" (6 ant.); "Viva il Signore! In me ha compiuto la sua misericordia" (3 ant.)
A questa mistica contemplazione della Madre Immacolata si unisce la Chiesa che nel silenzio della preghiera vede passare dinnanzi a sé le meraviglie che si sono compiute nella Madre del Signore e le canta direttamente a Lei: "Su di te la compiacenza di Dio: tu sarai la gioia del Signore" (6 ant.), "Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te" (1Vesp./3 ant.), "Tutta santa, senza ombra di peccato, sei divenuta la madre del Signore" (Lodi/1 ant.). Per cui davvero "Nella sua concezione Maria fu benedetta dal Signore, santificata da Dio, sua salvezza" (UL/1 ant.), un mistero che raggiunge Maria fin dal primo istante del suo esistere come creatura: "Dio fu con lei dal mattino della vita: l'Altissimo si è preparata una santa dimora" (UL/2 ant).
Poi la Chiesa orante esplode di gioia e invita tutti alla lode: "Celebriamo l'immacolata Concezione di Maria: adoriamo suo figlio, Cristo Signore" (UL/Inv.), perché "Con la tua immacolata Concezione, Vergine Madre di Dio, un annunzio di gioia è venuto nel mondo" (N/Vesp). Infatti: "Per colpa di un uomo il peccato entrò nel mondo, perché tutti hanno peccato. Non temere, Maria: tu hai trovato grazia davanti a Dio. Il Signore ti ha liberata dalla morte, ti ha protetta contro il nemico" (1Lett./Resp.); ma con Lei tutta l'umanità è stata protetta e sradicata dal dominio di Satana. Per questo l'intera umanità si unisce alla sua lode e canta: "Tutti i secoli mi diranno beata: l'Onnipotente ha fatto in me grandi cose, alleluia" (1Vesp./ant al Magn.). E tra tutte le donne della terra, Ella è la benedetta per eccellenza perché solo Lei è stata prescelta per essere la Madre del Redentore, del Verbo Incarnato: "Benedetta sei tu, vergine Maria, dal Signore Dio altissimo, fra tutte le donne della terra" (Lodi/2 ant.).
Da Maria in ragione del frutto del suo seno verginale, tutta la benedizione passa all'intera umanità credente che, per la redenzione diventa città santa di Dio, come canta la Chiesa: "Meraviglie si cantano di te, città di Dio: il Signore ti ha costruita sulla santa montagna" (UL/3 ant.). E allora: "Godi e rallégrati, o nuova Gerusalemme: viene il tuo re, mite e salvatore" (2 Vesp./1 ant.); "Riprendete coraggio: ecco il nostro Dio, egli viene a salvarci" (2 Vesp./2 ant.). È il meraviglioso progetto di Dio che si realizza. Infatti: "Da Mosè fu data la legge: da Gesù Cristo la grazia e la verità" (2 Vesp/3 ant.).
Colui che verrà a salvarci, il Verbo Incarnato, sarà la misericordia del Signore che si rende visibile nell'uomo Gesù. La Chiesa, bramosa di vedere il suo volto prega con insistenza il Padre: "Mostraci, Signore, la tua misericordia. E donaci la tua salvezza" (2 Vesp/Resp.br.) e volendo affrettare l'incontro, prega: "Vieni, Signore, a visitarci nella pace: con cuore nuovo faremo festa per te" (2 Vesp./ant. Magn.) e prende la stupenda decisione di impegnarsi in una vita santa per essere preparata all'incontro: "Ti seguiamo, Vergine immacolata, attratti dalla tua santità" (Lodi/3 ant.).
L'anno della misericordia inizia sotto la protezione di Maria: ci affascina cosi tanto, ed è il fascino della santità, che bramiamo che sia un anno di cammino progressivo in una vita santa. La misericordia di Dio ci accompagna riconciliandoci settanta volte sette con il Dio tre volte santo e mentre ci perdona, ci consegna il mandato stupendo di essere in ogni momento segni dolcissimi della Sua misericordia perché ogni uomo e donna siano fortemente attratti alla santità e perciò decisamente incamminati verso la Gerusalemme Celeste, sogno di ogni cristiano.
Misericordias Domini in aeternum cantabo
Canterò in eterno l'amore del Signore, per il dono di Maria, la Vergine Immacolata Madre del mio Signore
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