Giuseppe Maria Zanghì

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da Come il Padre ha amato me...
365 pensieri per l'anno sacerdotale
(Raccolta per autore)


Giuseppe Maria Zanghì


Maria, custode di libertà e uguaglianza

Per una madre, i figli sono semplicemente figli, prima e al di là dei loro compiti e ruoli; per Maria le membra del Cristo sono semplicemente il figlio suo, quello accettato sotto la croce (cf Gv 19,26), prima e al di là di quanto dovranno fare, nella distinzione dei compiti, per e nella Chiesa. Direi che in Maria viene alla luce l'essere, nella sua purezza, da cui sgorga il fare - le molteplici operazioni -, ma che, come essere, non è esaurito in esse né con esse si identifica.
Ella è la custode, con il Padre, della libertà e dell'uguaglianza all'interno del popolo di Dio. (...) Uguaglianza che non è appiattimento perché ha la sua sorgente nella vita trinitaria, dove ciascuno dei Tre è l'Unico - uguale, quindi, agli Altri Due, ma in una sua esistenza irripetibile.

Dio che è Amore, Città Nuova, Roma 20043, pp. 139.141
Come il Padre…, vol. III, Icone dell'unitrinità


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