da Come il Padre ha amato me...
365 pensieri per l'anno sacerdotale
(Raccolta per autore)
Toni Weber
La nuova "famiglia" dei preti
L'arte delle arti
Tornare all'essenziale
Sapienza "trinitaria"
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La nuova "famiglia" dei preti
Come si può esigere dal sacerdote che lasci tutto: padre, madre, fratelli, campi... se non gli si offre una nuova famiglia, la vita di comunione fra i sacerdoti? Gesù non ha agito così!
Sì, ha chiesto ai suoi di lasciare tutto per seguirlo... ma contemporaneamente ha offerto e assicurato loro una vita a corpo, una nuova famiglia che arrivava fino alla comunione dei beni e che si attuava nella convivenza quotidiana con Lui. (...)
Urge far crescere questa comunione fraterna tra i sacerdoti, e in senso tanto concreto: dai soldi alla salute, dalla vita spirituale allo studio, avendo tra loro legami più forti, più vitali e concreti di quelli di una famiglia naturale. Sacerdoti, in altre parole, che vivano con Gesù in mezzo (cf Mt 18,20). (...)
Venendo a contatto con tanti sacerdoti, sentivo un'esigenza fortissima di aiutarli a trovare una casa, un posto dove vivere in famiglia. Mi sembra infatti che, se uno non ha una casa, un posto dove trovarsi in famiglia con altri, necessariamente va incontro a tanti problemi.
L'ansia di Toni Weber. "Far casa ai sacerdoti", Città Nuova, Roma 1994, pp. 39-40
Come il Padre…, vol. I, Donati a Dio, in ascolto di Lui
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L'arte delle arti
Di fronte alla crescente scarsità dei sacerdoti in tante Chiese locali e alla continua richiesta di servizi liturgici, c'è il rischio che la vita del prete si riduca ad una sequenza di azioni sacre senza profondi rapporti personali con i suoi prossimi. (...)
Per diventare uomini di comunione e di dialogo, dobbiamo dare piena attenzione a ciascuna persona: tutti sono figli e figlie di Dio, tutti hanno valore infinito.
Secondo la Regola pastorale di san Gregorio Magno, che tanto ha influito sulla vita dei pastori lungo i secoli, "l'arte delle arti" è la capacità di condurre a Dio le persone affidate al nostro servizio. Ma come possiamo guidare gli altri, senza lo sforzo costante di stabilire relazioni interpersonali profonde con loro nell'amore e nella verità di Cristo, senza ascoltare il nostro prossimo, svuotando noi stessi di fronte a ogni essere umano?
E. Cambón - S. Cola, L'ansia di Toni Weber, Città Nuova, Roma 1994, p. 44
Come il Padre…, vol. II, Servi per amore
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Tornare all'essenziale
A contatto con i popoli e le culture dell'Asia, man mano ho capito che l'unica cosa che conta è la vita, cioè comunicare la vita; non tanto fare dei discorsi. Sentivo l'esigenza di "mediare" certe idee, certe riflessioni, con l'esperienza. (...) Eravamo un piccolo seme, eravamo in pochi, ma il nostro impegno di ogni giorno era di dirci: «Siamo qui per dar vita a Gesù fra di noi». L'unico motivo per stare insieme, (...) per cominciare e ricominciare a vivere la Parola, a scambiarci le esperienze, servirci, era rendere possibile questa presenza di Gesù, del Risorto, fra di noi. (...)
Vedendo la ricchezza di questi popoli e delle loro culture religiose, mi sono detto: (...) non bastano le teorie, non bastano le filosofie, non bastano neanche tanti aspetti culturali, se non siamo capaci,come cristiani, di offrire la presenza del Risorto in mezzo a noi. (...)
Sono convinto che dobbiamo tornare all'essenziale e scoprire che, se all'inizio del cristianesimo il kerigma era Gesù risorto, anche oggi non ci può un altro kerigma, un altro annuncio, se non il Risorto.
Al servizio del Vangelo in Asia, Gen's 28 (1988) pp. 50-51
Come il Padre…, vol. IV, Con Gesù crocifisso e risorto
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Sapienza "trinitaria"
Lo specifico cristiano è senz'altro l'impronta della Trinità in tutte le espressioni della nostra vita sia personale che comunitaria. (...) Noi oggi dovremmo reimparare a vedere tutto sotto la luce della Trinità, (...) dovremmo convogliare, in questa comprensione trinitaria, le acquisizioni del pensiero e della cultura moderna. Solo così potremo superare il dualismo tra fede e vita, fra cultura e teologia. (...)
Vedendo tutto nella sapienza della Trinità, non si possono separare quelle che sono dimensioni complementari e non già alternative. Solo pensando in maniera trinitaria c'è equilibrio e c'è dialogo. Giacché Dio è uno in tre Persone, e questo non può non riflettersi in tutta la creazione, noi dobbiamo imparare a vedere le cose sempre nella loro reciprocità, imparare a camminare insieme, a vivere in unità.
E. Cambón - S. Cola, L'ansia di Toni Weber. "Far casa ai sacerdoti", Città Nuova, Roma 1994, pp. 39-40
Come il Padre…, vol. IV, Per una nuova umanità
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