da Come il Padre ha amato me...
365 pensieri per l'anno sacerdotale
(Raccolta per autore)
Conferenza di Puebla (1979)
Portavoce della Parola
Fin nelle radici
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Portavoce della Parola
Il presbitero annuncia il Regno di Dio, che inizia in questo mondo e avrà la sua pienezza quando Cristo verrà alla fine dei tempi. Per il servizio di questo Regno abbandona tutto per seguire il suo Signore; segno di questa donazione radicale è il celibato ministeriale, dono di Cristo stesso e garanzia di una dedizione generosa e libera al servizio degli uomini.
Il presbitero è un uomo di Dio. Può essere profeta solo nella misura in cui abbia fatto l'esperienza del Dio vivo. Solo questa esperienza lo farà portatore di una Parola che ha il potere di trasformare la vita personale e sociale degli uomini in accordo col disegno del Padre.
La preghiera in tutte le sue forme - e in modo speciale la liturgia delle Ore affidatagli dalla Chiesa - lo aiuterà a mantenere viva quella esperienza di Dio che egli deve condividere con i suoi fratelli. Come il vescovo e in comunione con lui, il presbitero evangelizza, celebra il Santo Sacrificio e serve l'unità.
Documento finale nn. 692-695
Come il Padre…, vol. I, Uomini di Dio per il tempo d'oggi
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Fin nelle radici
Cristo ci rivela che la vita divina è comunione trinitaria. Padre, Figlio e Spirito vivono, in perfetta intercomunione di amore, il supremo mistero dell'unità. Di qui procede ogni amore e ogni altra comunione, per la grandezza e la dignità dell'esistenza umana. (...)
La comunione che si deve costruire fra gli uomini è una comunione che abbraccia l'essere fin nelle radici del loro amore e deve manifestarsi in tutta la vita, anche economica, sociale e politica.
Documento finale, nn. 212, 215
Come il Padre…, vol. IV, Per una nuova umanità
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