Dio è amore

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da L'arte di amare
di Chiara Lubich

Dio è Amore
«Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore».
(1Gv 4,7-8)

La carità
Viene dal Cielo
Le esigenze dell'amore vero


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La carità

Amare. A questo Dio chiama tutti i cristiani. Perché l'amore è tutto nel cristianesimo.

Sant' Agostino, maestro di carità, dice in maniera forte:

«Solo l'amore distingue i figli di Dio...

Se tutti si segnassero con la croce [che è un atto religioso], se rispondessero Amen e cantassero tutti l'Alleluia [e cioè se si facessero delle liturgie, che sono importantissime, ma solo quelle...]; se tutti ricevessero il battesimo ed entrassero nelle chiese, se facessero costruire i muri delle basiliche, resta il fatto che soltanto la carità fa distinguere i figli di Dio...

Quelli che hanno la carità sono nati da Dio, quelli che non l'hanno non sono nati da Dio. È questo il grande criterio di discernimento.

Se tu avessi tutto, ma ti mancasse quest'unica cosa, a nulla ti gioverebbe ciò che hai; se non hai altre cose, ma possiedi questa, tu hai adempiuto la legge...» 1.

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1. Sant'Agostino, Commento alla prima epistola di san Giovanni, 5,7, Nuova Biblioteca Agostiniana, XXIV/2, Roma 20043, p. 1735.


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Viene dal Cielo

Si sa che il Vangelo chiede tante cose, ma si sa che c'è anche un comandamento che le riassume un po' tutte.

In esso, dice Gesù, è «tutta la legge e i profeti».

Ed è l'amore, l'amore soprannaturale, quello messo nel nostro cuore dallo Spirito Santo.


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Le esigenze dell'amore vero

La carità è virtù importantissima, è tutto. Sarà bene, quindi, impegnarsi fin da subito a viverla un po' meglio. E per farlo, occorre conoscere quali sono le cose che la rendono speciale.

Dice un pensatore: «Amare è bene; saper amare è tutto»2. Sì, saper amare, perché l'amore cristiano è un' arte e occorre conoscere quest' arte.

Ha detto un grande psicologo del nostro tempo: «La nostra civiltà molto raramente cerca d'imparare l'arte di amare e, nonostante la disperata ricerca di amore, tutto il resto è considerato più importante: successo, prestigio, denaro, potere. Quasi ogni nostra energia è usata per raggiungere questi scopi e quasi nessuna per conoscere l'arte di amare»3.

La vera arte di amare emerge tutta dal Vangelo di Cristo. E metterla in pratica è il primo imprescindibile passo da compiere per poter scatenare quella rivoluzione pacifica, ma così incisiva e radicale che cambia ogni cosa. Tocca non solo l'ambito spirituale, ma anche quello umano, rinnovandone ogni espressione: culturale, filosofica, politica, economica, educativa, scientifica, ecc. È il segreto di quella rivoluzione che ha permesso ai primi cristiani di invadere il mondo allora conosciuto.

Arte impegnativa, con forti esigenze...

È un' arte che vuole si superi il ristretto orizzonte dell'amore semplicemente naturale diretto spesso quasi unicamente alla famiglia, agli amici. Qui l'amore va indirizzato a tutti: al simpatico e all'antipatico, al bello e al brutto, a quello della mia patria e allo straniero, della mia o di un'altra religione, della mia o di un'altra cultura, amico o avversario o nemico che sia. Occorre amare tutti come fa il Padre del Cielo che manda sole e pioggia sui buoni e sui cattivi.

È un amore che spinge ad amare per primi, sempre, senza attendere d'essere amati. Come ha fatto Gesù Cristo, il quale quando eravamo ancora "cattivi" e quindi non amanti, ha dato la vita per noi.

È un amore che considera l'altro come se stesso, che vede nell'altro se stesso. Diceva Gandhi: «Tu ed io siamo una cosa sola. Non posso farti del male senza ferirmi»4.

Quest'amore non è fatto solo di parole o di sentimento, è concreto. Esige che ci si faccia "uno" con gli altri, che "si viva" in certo modo l'altro nelle sue sofferenze, nelle sue gioie, nelle sue necessità, per capirlo e poterlo aiutare efficacemente.

Quest'arte vuole che si ami Gesù nella persona amata. Infatti, anche se questo amore è diretto a quell'uomo, a quella donna particolare, Cristo ritiene fatto a sé quanto di bene e di male si fa loro. Lo ha detto e lo ha ripetuto, parlando della grandiosa scena del giudizio finale: «L'hai fatto a me... L'hai fatto a me» (cf. Mt 25,40).

Quest'arte di amare vissuta da più persone porta poi all'amore reciproco: in famiglia, sul lavoro, nei gruppi, nel sociale; amore vicendevole, perla del Vangelo, comandamento nuovo di Cristo, che costruisce l'unità.

Queste sono le caratteristiche dell'amore vero. Le esigenze che lo rendono speciale, e che cogliamo dal Vangelo.


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2. F.-R. Chateaubriand, in Aforismi e citazioni cristiane, Casale Monferrato 1994, p. 17.
3. E. Fromm, L'arte di amare, Milano 1971, p. 18.
4. Cit. in W. Mühs, Parole del cuore, Milano 1996, p. 82.




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