Pagine di diario

torna all'indice



da Ogni momento è un dono
riflessioni sul vivere nel presente

di Chiara Lubich



Pagine di diario


SEMPRE IN FESTA

9 novembre 1965
22 febbraio 1969
12 aprile 1970
22 maggio 1972
3 febbraio 1981
4 marzo 1981
24 maggio 1981


_______________






(9 novembre 1965)

Ricominciare. Ecco la parola che deve dominare la mia giornata: ricominciare.
E non è quando tutto scorre bene che vanno bene le cose, ma quando - tristi o gioiosi, in salute o in malattia - offriamo ogni cosa al Signore, cercando di esser un altro Lui.
La frase paolina: Non faccio altro che dimenticare quello che ho dietro alle spalle e slanciarmi sempre in avanti per avvicinarmi alla meta (Fil 3,13), è meravigliosa: ogni parola va profondamente gustata.
C'è infatti chi dimentica il passato, ma non si slancia, ed alla meta nemmeno pensa.
C'è chi dimentica il passato e ricomincia sempre ... Ma chi dimentica, si slancia allo scopo di avvicinarsi alla meta, è solo il santo, come san Paolo, nel cui animo si sente un inconsueto carisma.
Tentiamo anche noi di fare così.


torna su




(22 febbraio 1969)

«Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e portar a compimento l'Opera Sua».
Così Gesù ai discepoli dopo aver parlato alla samaritana.
È proprio un cibo il far la volontà di Dio. Se vogliamo che Gesù sia in noi Vita, dobbiamo ogni attimo nutrirci di questo cibo. La Vita esige cibo come ogni vita.


torna su




(12 aprile 1970)

Rimanete in me ed io rimarrò in voi (cf. Gv 15,4). Questo è ciò che succede all'anima se essa rimane inchiodata nella volontà di Dio nell'attimo presente.
Dio non ci chiede di correre, ma di "rimanere". E ciò è divino, è stupendo, è un essere come Dio: eterno moto ed eterna quiete (se si possono usare così povere parole per lui), perché è l'Amore.
Se invece rimarrete in me e le mie parole rimangono in voi, quello che chiedete vi sarà fatto (cf. Gv 15,7). Ecco un altro enorme guadagno del rimanere in Gesù: ottenere.
Quante volte il cuore è pieno di preoccupazioni e ti senti pesare tutto sulle tue piccole spalle.
E allora? Ecco la soluzione, ogni soluzione: chiedere e ottenere. Ma si ottiene se si rimane in Lui nel presente.
E si ottiene tutto, infinite cose mentre noi ci dedichiamo ad una sola.
Dice ancora Gesù: Senza di me non potete far nulla (Gv 15,5).
È questo che dobbiamo metterei bene in mente: fuori dell'attimo presente, il nostro correre è vano; è tutto ciò che dice san Paolo di quello che si può fare, anche apparentemente, di bene e di eroico, ma senza la carità: cembalo risonante.


torna su




(22 maggio 1972)

«Dio infonde nell'anima la sua grazia e il suo amore in proporzione alla volontà e all'amore di essa» (Giovanni della Croce).
Se è così, Signore, dammi una fortissima volontà ed un ardentissimo amore.
Mi ritorna da qualche tempo nell'anima il tuo suggerimento: vivere il presente con solennità. Era stato, in un periodo, come l'apice della vita spirituale.
Ora torna e, se sei tu che me la ispiri, perché non devo tenerne conto?
Se vivo con solennità il presente, allora, l'ho capito stamane, ci sarà sempre in me quel senso del sacro che deve accompagnare la mia persona e che - partendo dal cuore mio innamorato del mio Sposo - deve informare tutto il mio essere. E tutto sarà "raccoglimento", appunto come si pensa Maria, ché, diversamente, non è più lei.
Perciò: un solenne amore per Gesù abbandonato nel presente, nell'ascoltare il prossimo, nel parlare con esso, nel lavorare, nel pregare... tutto con la massima semplicità.


torna su




(3 febbraio 1981)

Mi tiene occupata in questi giorni un grande desiderio: esser la gloria di Dio, esser la sua gioia. E so che lo posso: basta che faccia - attimo dopo attimo - la sua volontà.
Sì, Gesù deve avere in terra la sua gloria, la sua gioia. E l'avrà in noi che - anche se non lo sappiamo - facciamo la sua volontà.
Sì, perché, per dar gloria a Dio e dirGli che Egli è tutto, occorre essere niente, annientandoci, facendo non la nostra, ma la sua volontà.
Poter dar gloria a Dio ogni attimo! È stupendo! E lo posso.
Poter essere la sua gioia ogni attimo! Meraviglioso, e lo possiamo!


torna su




(4 marzo 1981)

È uno spreco quello che faccio della mia esistenza se non la centellino vivendo il presente. Ho ancora la vita e quindi la possibilità d'amarLo. Che faccia con perfezione la sua volontà e tutto sarà fatto.
Questo, dunque, oggi: centellinare con perfezione.


torna su




(24 maggio 1981)

Vivendo un po' il proposito di esser sempre in festa perché faccio la volontà di Dio, ho compreso che questa festa ha un prezzo: esser la volontà di Dio del presente potando, tagliando radicalmente tutto ciò che non è volontà di Dio in quell'attimo. Voltar decisamente pagina; far l'attuale volontà di Dio senza nemmeno il ricordo della precedente. Esser tutta lì nella volontà di Dio. Sì, perché, così facendo, è una potatura continua con un gettito di vita continuo che nel soprannaturale si manifesta come gettito di gioia. Gioia zampillante per me e per quanti incontro.



----------
torna su
torna all'indice
home