Atti del XXII Convegno Nazionale
3-6 Agosto 2009
PRESENTAZIONE
di Enzo Petrolino
Con animo grato al Signore, all'inizio di questo Convegno nazionale desidero rivolgere un saluto cordiale a tutti. Un particolare grazie a mons. Domenico D'Ambrosio, arcivescovo di Lecce e già arcivescovo di Manfredonia-S. Giovanni Rotondo, che ha mantenuto il suo impegno di tenerci una comunicazione su "La diaconia di P. Pio: il ministero di riconciliazione" - intervento che sarà preceduto dalla visita alla tomba di san Pio - e di presiedere, subito dopo, la celebrazione eucaristica. Vi porto, inoltre, i saluti dell'arcivescovo eletto, mons. Castoro, che in questi giorni si trova all'estero e non può essere in mezzo a noi.
Un grazie di cuore ai relatori che si susseguiranno, ai presbiteri delegati e ai diaconi, candidati e aspiranti, alle mogli, ai consacrati, a voi tutti, uomini e donne, il cui prezioso servizio nella Chiesa è destinato a dare un contributo insostituibile e dunque decisivo per la crescita del ministero diaconale. Un saluto ed un grazie particolare a Montserrat Martinez e al suo sposo Aurelio Ortin, di Barcellona, che sono legati da una lunga e fraterna amicizia non solo a me personalmente, ma prima ancora alla Comunità e a don Alberto Altana, ed un ringraziamento a Marie-Francoise ed al suo sposo che vengono da Parigi, come il diacono Yves Brisciano e la moglie Marie Paule. Un augurio particolare a mons. Pietro Bottaccioli, quale delegato della Commissione Clero e vita consacrata per il diaconato, che per motivi di salute non potrà essere in mezzo a noi, ma ci è vicino spiritualmente: lo ringraziamo perché ci incoraggia sempre a proseguire la collaborazione e il servizio che la nostra Associazione vuole offrire alle Chiese che sono in Italia per la promozione e l'incremento del ministero diaconale, com'è nella nostra quarantennale tradizione.
Un sentito ringraziamento va rivolto anche a mons. Angelo Bagnasco, Presidente della CEI, il quale mi ha fatto pervenire un messaggio augurale per tutti i convegnisti, così come al card. Tettamanzi e al card. Scola. Molto affettuosa e ricca di contenuti la lettera indirizzataci dal card. Sepe. Inoltre, ci sono pervenuti altri messaggi da tanti vescovi. Un saluto particolare al diacono dell'Aquila Raimondo Dionisio e la moglie Annamaria, che abbiamo voluto che fosse qui con noi oggi. Un "benvenuto", dunque, a tutti voi che, con la vostra adesione, sostenete ed incoraggiate la nostra Associazione nel suo lavoro. Un benvenuto unito all'augurio e alla speranza che il lavoro che ci attende in questi giorni sia ricco di frutti per il rinnovamento delle nostre Chiese che sono in Italia, nella consapevolezza che si tratta di un lavoro fondato sulla certezza che lo Spirito Santo è con noi e ci guida, mentre ci accompagnano Maria, Serva del Signore, e San Pio da Pietrelcina. Vorrei proprio sottolineare il grande significato e la particolare portata che assume il Convegno per il fatto che si svolge qui, dopo la tradizionale sede di Assisi. Sicuramente non poche sono state le difficoltà per raggiungere S. Giovanni Rotondo, ma due sono i motivi della scelta di questo luogo: il primo motivo è che si è stabilito di tenere, a partire proprio da quest'anno, i Convegni itineranti nelle diocesi; il secondo nasce dal fatto che, dovendo optare per una nuova sede, venire a S. Giovanni Rotondo da P. Pio ci è sembrato una scelta di continuità con Francesco ed Assisi. Una continuità qui già espressa nei mosaici realizzati nella cripta della chiesa nuova, che illustrano proprio la vita di Francesco e quella di P. Pio.
Siamo giunti al XXII Convegno nazionale che la Comunità del diaconato in Italia promuove, adesso, ogni due anni. Il tema "Diaconato e stati di vita: dal discernimento alla formazione" si pone in continuità con il Seminario di Studio promosso dalla Commissione episcopale per il Clero del novembre scorso, significativo per la sua valenza rispetto sia alle finalità che ai destinatari, visto che in esso si è affrontato un tema cruciale oggi per il ministero diaconale. Di fatto, il Seminario si è proposto di fare il punto sul diaconato, con il preciso intendimento di raccogliere gli orientamenti concreti riguardanti il "modo" di realizzare il ministero del diacono nelle nostre chiese ed i cammini di formazione che devono precedere ed accompagnare questa realizzazione. Il tutto nell'intento di dare un nuovo impulso al discernimento e alla formazione dei diaconi per la Chiesa del nuovo millennio.
Il nostro Convegno, che si colloca appunto in continuità con i contenuti e gli obiettivi del Seminario con una precisa finalità divulgativa, si articolerà attraverso 5 relazioni che svilupperanno i molteplici contenuti sottesi dal tema. Don Giuseppe Bellia aprirà l'incontro, presentandoci la riflessione sul discernimento e la formazione al ministero diaconale in rapporto agli stati di vita, mentre il prof. Andrea Grillo relazionerà sulla ministerialità del matrimonio nel suo rapporto con il ministero diaconale. Tema certamente attuale e, nello stesso tempo, ancora poco approfondito. Due aspetti ci stanno particolarmente a cuore rispetto al problema della formazione: quello del servizio privilegiato ai poveri (mai sufficientemente "incarnato" nel vissuto diaconale), e quello della formazione spirituale che, come dicono i vescovi italiani nel documento del 1993, è l'aspetto unificante di tutta la formazione dei diaconi. S. E. mons. Merisi, Presidente della Caritas italiana, ci aiuterà a cogliere come i diaconi devono essere formati alla scuola dei poveri, e P. Raniero Cantalamessa traccerà gli aspetti essenziali della spiritualità biblica del ministero diaconale. Infine, il mio intervento verterà sull'analisi della situazione attuale del diaconato in Italia, rapportandola al cammino ed al servizio che la Comunità ha reso in questi anni.
Come è ormai consuetudine, alle relazioni seguiranno i gruppi di lavoro e l'incontro con le spose, che saranno rispettivamente introdotti dal prof. Tonino Cantelmi, diacono della diocesi di Roma e Presidente dell'Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici (AIPPC), e da Silvana Castegnaro della diocesi di Bologna, sposa del diacono Claudio Miselli. Contestualmente, è inoltre previsto un incontro con i delegati diocesani. L'altro appuntamento di cui ho già accennato all'inizio è la tavola rotonda su "Testimonianze ed esperienze familiari diaconali", condotta da Giorgio ed Anna Agagliati della diocesi di Torino. Porteranno la loro esperienza Montserrat Martinez, di Barcellona, Marie-Francoise Maincent, della diocesi di Parigi, e Laura Corradini, della diocesi di Modena.
Quest'anno, inoltre, avremo proprio durante il Convegno il rinnovo del Consiglio Nazionale, e quindi tutti gli adempi menti previsti dallo Statuto e dal Regolamento. Adempimenti assembleari ai quali saranno chiamati a partecipare gli iscritti dell'Associazione o coloro che entro oggi desiderano iscriversi, versando la quota di 10 euro. Questo momento sarà coordinato dall'attuale vicepresidente, il diacono Claudio Miselli. Le nostre giornate saranno scandite, come sempre, dalla preghiera delle Ore e dall'eucaristia: erano previste meditazioni tenute da don Daniele Simonazzi che, purtroppo, non potrà essere con noi per le gravissime condizioni di salute della mamma. La ricorderemo nelle nostre preghiere. Sarà don Giuseppe, dunque, a farsi carico delle meditazioni che ci accompagneranno in questi giorni. La celebrazione eucaristica a conclusione del Convegno sarà presieduta da mons. Alfredo Di Stefano, segretario del CAL e nuovo delegato per il diaconato della diocesi di Sora.
Come sempre, ogni Convegno ha i suoi imprevisti e quindi i necessari aggiustamenti di programma. Questa sera non ci sarà la Via Crucis, in quanto P. Francesco Di Leo, il Rettore del Santuario è fuori sede, ed ovviamente nemmeno l'intervista a mons. Bottaccioli. Pertanto, alle 19,30 andremo a visitare i mosaici della rampa e della chiesa inferiore di San Pio. Autore, il grande artista P. Marko Rupnik. Alle 21,30 ci saranno in questo auditorium i canti popolari che erano previsti per domani sera. Un'ulteriore variante riguarda la celebrazione eucaristica di domani, che doveva essere presieduta da mons. Crociata il quale, purtroppo, è impossibilitato a partecipare a causa di sopraggiunti improrogabili impegni. Vi do, pertanto, lettura del messaggio che mi ha fatto pervenire.
Prima di concludere voglio sottolineare che sono rappresentate tutte le 16 regioni ecclesiastiche d'Italia e 72 diocesi. Non mi resta, dunque, che dichiarare ufficialmente aperti i lavori di questo Convegno ed augurare a tutti un lavoro serio e proficuo, sicuri che la luce e la forza dello Spirito del Signore Gesù ci anima e ci sospinge nel cammino del rinnovamento delle nostre Chiese attraverso la diaconia ordinata. Grazie.
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