Le mie Parole non passeranno



Noi siamo in Dio più intimi di Dio a Se stesso perché siamo ognuno Parola di Dio, una Parola di Dio e, come una Parola sta nella Parola, così noi siamo tanto in Dio da essere l'intimo di Dio. Egli ci ha visti, ci vede e ci vedrà nel Verbo, nel cuore del Verbo, nell'intimo quindi della Trinità.

Io (l'Idea di me) è ab aeterno nella Mente di Dio, nel Verbo (…). Sono Lassù quella Parola di Dio che Dio ab aeterno ha pronunciato.
(…)
E vedo come ab aeterno era il mio essere nell'Essere e l'idea di me (Parola di Dio) nel Verbo, la mia vita nella Vita. E Dio mi pronunciò da Sé, come pronunciò ab aeterno il Figlio suo, perché vedendomi in Sé mi amò e mi diede vita plasmandomi di Spirito Santo.

Ama Dio chi osserva la sua Parola. Noi durante il giorno dobbiamo pensare che in Paradiso non porteremo né le gioie, né i dolori (anche il dar il corpo alle fiamme, senza la carità non vale), né le opere di apostolato (anche il saper la lingua degli angeli, senza la carità, non vale). In Paradiso porteremo come abbiamo vissuto tutto questo: cioè se secondo la Parola di Dio, che ci dà modo di esprimere la nostra carità verso Dio.
Perciò, alziamoci ogni giorno felici: sia che tempesti, sia che sorrida il sole e ricordiamoci che varrà della nostra giornata quanto di Parola di Dio avremo durante essa "mangiato". Se così faremo, in quel giorno Cristo sarà vissuto in noi ed Egli avrà dato valore anche alle opere che compiremo, o col contributo diretto, o di preghiera o di sofferenza, ed esse, alla fine, ci seguiranno. Insomma sto ammirando come la Parola di Dio, la Verità, ci faccia liberi... liberi dalle circostanze, liberi da questo corpo di morte, liberi dalle prove dello spirito, liberi dal mondo che attorno vorrebbe scalfire la bellezza e la pienezza del regno di Dio dentro di noi.

Questo vuol fare la Parola di Dio in noi: scolpire il Cristo in noi fin d'ora, in modo che la preparazione all'altra vita non sia un mutamento di vita, ma il culmine di una vita vissuta per quei giorni, per quell'ora, per quel momento, e poi per l'Altra vita.

E io m'accorgo sempre più che «passeranno i cieli e la terra…» (cf. Mt 24,35), ma il disegno di Dio su di noi non passa.
Ciò che solo pienamente ci soddisfa è rivederci sempre là dove Dio ab aeterno ci ha pensati.
E lì rimaniamo per tutta l'eternità.

Rimane la Parola che è il Verbo di Dio che è Dio e rimane tutto il nulla perduto nella Parola.
Noi in Cielo saremo solo Parola di Dio e nell'unità fra le nostre anime sarà l'armonia del cantico nuovo che è il Vangelo formato dal Corpo Mistico di Cristo. Ognuno di noi sarà una Parola, ma, siccome ogni Parola è tutto il Verbo, ognuno di noi sarà la Parola, sarà un'armonia = un'unità.

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